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venerdì 17 aprile 2015

Venerdi 17, un giorno come gli altri? Credenze e superstizioni

Che uno ci creda o meno, venerdì 17 è un giorno che porta con se un'aria plumbea ed elettrica. La nostra cultura è fatta di innumerevoli credenze, dal sale che se cade porta sfortuna, dagli specchi custoditi in preziose cornici per paura che si rompano, il gatto nero che mai, e poi mai, deve attraversarci la strada, o anche un semplice augurio che se fatto il giorno prima del compleanno reca qualche problema al festeggiato. Insomma, se è vero o meno, non interessa a nessuno, l'importante è credere in qualcosa, o utilizzarlo come argomento di discussione tra gli scettici più accaniti. Ma la domanda che spesso ci poniamo è questa: perché si dice che venerdì 17 porta sfortuna? In Italia il numero diciassette associato al venerdì non è visto di buon occhio, poiché nella religione cattolica si crede che Gesù sia morto di venerdì. Molti riferimenti catastrofici nella Bibbia fanno riferimento al questo giorno, a differenza dei paesi anglosassoni che considerano, come numero sfortunato, il 13. Ma è tutto qui? La disgrazia si cela davvero dietro a un banalissimo numero? La sventura, abita dietro queste credenze tramandate in lungo in largo, negli anni, o semplicemente è la nostra mente a crearsi tali storie? Sta di fatto che, il portafortuna è un oggetto ormai indispensabile nel portachiavi di ognuno di noi, che sia il corno rosso, il ferro di cavallo o un semplice quadrifoglio ci sentiamo più sicuri, al riparo dalle maldicenze. Perché non è vero, ma ci credo!
www.bombonierastore.it

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